L’elettrostimolatore è un argomento di grande interesse e, in quanto tale, è già stato trattato anche nel nostro magazine: in questo articolo, infatti, abbiamo parlato di come funziona un elettrostimolatore, dei suoi benefici e controindicazioni e infine abbiamo cercato di rispondere alla domanda: funziona davvero?
Questa volta, invece, vogliamo approfondire tutte le modalità con cui è possibile dare una spinta alla tua routine fitness utilizzando correttamente gli elettrostimolatori: vedrai, con i nostri consigli l’elettrostimolatore diventerà il tuo migliore alleato!
Una delle domande più frequenti che pone chi desidera acquistare un elettrostimolatore per la propria routine di allenamento è la seguente: ma l’elettrostimolazione funziona? Cominciamo con il dire che l’elettrostimolatore non può essere mai considerato come un sostituto dell’attività fisica… sarebbe troppo semplice! Eppure può essere utile in due modi:
Non solo: effettivamente l’elettrostimolazione può essere un valido aiuto per tonificare la muscolatura rendendo i tessuti più sodi: certo, tenendo sempre un regime alimentare corretto è una routine di allenamento calibrata da un professionista!
Prima di iniziare, due regole:
Il consiglio che ti diamo è questo: se hai deciso di sviluppare una particolare catena muscolare o una zona del tuo corpo, ricordati che l’organismo umano è completamente collegato ed interconnesso, perciò fai lavorare l’elettrostimolazione anche sui muscoli antagonisti e su quelli collegati: insomma, non concentrarti su un solo muscolo!
Se bene utilizzato, l’elettrostimolatore può aiutare anche a incrementare la massa magra e a favorire il dimagrimento: scegli un apparecchio con diverse funzioni e, se ti interessa, valuta anche la presenza di programmi estetici per il microcircolo capillare e il drenaggio dei liquidi, utili per combattere inestetismi come la cellulite.
Infine, resta scientificamente provato che l’elettrostimolazione aiuta davvero a recuperare non solo come post allenamento ma anche a livello fisioterapico per un arto infortunato, un muscolo troppo debole o atrofico.
I tre parametri da valutare per l’uso corretto di un elettrostimolatore sono (parliamo di onde):
Se intendiamo utilizzare l’elettrostimolatore per il recupero dovremo impostare programmi con frequenze dai 4 ai 12 Hertz, frequenze che danno maggiore ossigenazione ai tessuti, miglioramenti della circolazione sanguigna e diminuzione dei metaboliti tossici.
Se invece intendiamo usare l’elettrostimolatore per dare tono e forma ai muscoli, sarà necessario scegliere programmi dai 12 ai 120 Hertz, stando intorno ai 100 per un lavoro intenso sulle fibre muscolari.
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